YOGA E AYURVEDA PER COMPRENDERE LA TOTALITA’ DELLA VITA
di Pina Bizzarro
Questo numero di “Shanti Magazine” (da questo mese troverete queste pagine anche su internet sul sito
www.lealidiermes.net) è interamente dedicato alla conferenza che il Dott. Lisciani terrà a Ragusa il 15 marzo alle ore 18,00 presso il CENTRO SERVIZI CULTURALI (Via A. Diaz, 56 – Ragusa). Conto sull’aiuto di tutti i soci per passare l’invito a quante più persone è possibile. Ricordo che questa conferenza, fortemente voluta e organizzata dalla nostra Associazione, è gratuita. Personaggi del calibro del Dott. Lisciani non sempre sono di passaggio a Ragusa, e se manca una certa adesione a questi eventi, si scoraggerà l’organizzazione di future iniziative.
Il Dott. Sebastiano Lisciani è Medico chirurgo dal 1986. Dopo la laurea, si dedica per due anni alla fitoterapia. Nel 1990 conosce il Dott. Pankaj Naram e si reca in India dove compie studi sull’Ayurveda e si specializza nella lettura del polso presso la clinica del Dott. Naram. Ritornato in Italia pratica con successo la medicina Ayuvedica visitando un numero sempre crescente di persone presso i centri di Bologna, Carpi (Mo), Ravenna, Firenze, Cecina (Li), Roma, Palermo, Cefalù, Acireale, Reggio Calabria, Napoli, Salerno e Campobasso.
Ringraziamo di cuore il Dott. Lisciani perché nonostante i suoi numerosi impegni è riuscito a ritagliare questa serata per noi.
Il Dott. Lisciani ci parlerà di cosa si occupa la medicina Ayurvedica, qual è la sua origine, cos’è nello specifico la lettura del polso, quali sono i rimedi che l’Ayurveda suggerisce e sottolinierà l’importanza di un regime alimentare equilibrato adatto alla nostra tipologia costituzionale.
Io, in questo spazio, cercherò di rendere chiare le connessioni tra lo Yoga e l’Ayurveda. Tra l’altro è un tema che mi interessa moltissimo, poiché la tesi che ho scelto di presentare per coronare il mio percorso di studi all’interno dell’ISFIY, (Istituto Superiore di Formazione Insegnanti Yoga – Federazione Italiana Yoga) sarà centrata sulla specificità di asana e pranayama tenendo conto delle tipologie costituzionali descritte dall’Ayurveda. Infatti così come ognuno di noi ha bisogno di seguire un particolare regime alimentare e dei rimedi specifici per riportare equilibrio nel corpo allo stesso modo occorre individuare quali asana, pranayama e meditazioni sono più adatte per riequilibrare il complesso corpo-mente-energia. Ad esempio un pranayama non adatto ad una persona può aggravare uno squilibrio energetico. Occorre sempre molta cautela ed impegnarsi ad ampliare il più possibile il proprio bagaglio di conoscenza. Imparare l’arte di insegnare lo Yoga è un cammino lunghissimo, e certamente il diploma della FIY, seppure riconosciuto a livello Europeo, per me non concluderà un percorso, ma anzi sarà l’inizio di ulteriori approfondimenti.
Om Shanti
Pina Bizzarro



CHI è PANKAJ NARAM ?

Pankaj Naram
Il Dott. Naram è un medico ayurvedico che vive e lavora a Mumbai. Dopo gli studi universitari di Medicina Ayurvedica, si sottopose ad un training intensivo di formazione dell’Ayurveda di 1000 giorni per apprendere la Nadivijnanan (l’arte
della lettura del polso) sotto la guida del maestro Swami Baba Ramadas, che al momento del suo incontro aveva raggiunto l’età di 123 anni; Swami Baba Ramadas trasmise al suo discepolo la conoscenza dell’arte della lettura del polso, insieme ai segreti dell’Ayurveda Ayushakti.
Il Dott. Naram è riconosciuto come uno dei più esperti diagnostici ayurvedici mediante la lettura del polso. Nei suoi 20 anni di attività i calcola che ha visitato ed avuto in cura più di duecentomila pazienti affetti dalle più diverse patologie: malattie dermatologiche, cardiache, AIDS, malattie broncopolmonari, neoplasie, infertilità maschile e femminile, malattie neurologiche e psichiatriche, ecc.

ORIENTE E OCCIDENTE: VISIONI A
CONFRONTO
La medicina ed il pensiero occidentali tendono a generalizzare e a catalogare l’individualità. Ad esempio, secondo il concetto occidentale di normalità, ciò che è comune in una maggioranza di persone costituisce la norma. L’Ayurveda afferma invece che la normalità deve essere valutata individualmente, perché ogni costituzione umana manifesta il proprio particolare, unico e spontaneo temperamento e funzionamento.
In Oriente la chiave per la comprensione è l’insieme di accettazione, osservazione ed esperienza; in Occidente è l’interrogazione, l’analisi e la deduzione logica. La mente occidentale generalmente confida nell’obiettività, mentre la mente orientale da più enfasi alla soggettività. La scienza orientale insegna ad andare al di là delle divisioni tra soggetto ed oggetto.
Questa differenza nell’approccio può spiegare perché alcuni occidentali si trovano in difficoltà nel comprendere le scienze orientali come lo Yoga e l’Ayurveda.
L’Ayurveda è una scienza olistica, in cui la somma di molti elementi forma la verità. Mettere in dubbio i dettagli prima di aver acquisito una visione panoramica dell’intera disciplina, si rivelerà improduttivo ed insoddisfacente.
Chiedo, perciò, a tutti Voi di accettare provvisoriamente quelle affermazioni che in un primo tempo possono sembrare prive di una spiegazione adeguata, sino a che avrete cominciato a padroneggiare la conoscenza Yogica e Ayurvedica nella sua totalità.

YOGA E AYURVEDA: SCIENZE SORELLE
Lo yoga è come una gemma di grandi dimensioni con molte sfaccettature che con la sua luce illumina e dà grande significato a tutta la nostra vita. E’ antica quanto l’umanità ed ha mantenuto uno sviluppo ininterrotto nel corso della storia.
I metodi Yogici coprono l’intero campo della nostra esistenza: dal fisico, sensoriale, emotivo, mentale e spirituale, fino alla più elevata autorealizzazione. I metodi che lo Yoga propone per procedere verso elevati livelli di evoluzione sono: posizioni fisiche (asana), discipline etiche (yama e nyama), controllo del respiro (pranayama), affermazioni e visualizzazioni, mantra e complesse discipline meditative.
Lo Yoga è un distillato di saggezza proveniente da una miriade di saggi esistiti nel corso delle epoche, l’eredità in continuo accrescimento del forte desiderio spirituale dell’umanità che viene adattato alle particolari esigenze di ogni epoca e di ogni persona.
Sia lo Yoga che l’Ayurveda affondano le loro radici nei Veda, gli antichi testi della letteratura indiana che risalgono a circa 2000 anni prima di Cristo.
Nella lingua antica indiana, il Sanscrito, “Ayur” significa “Vita” e “Veda” significa “scienza e conoscenza”: perciò Ayurveda vuol dire scienza e conoscenza della vita.
Essa copre tutti gli aspetti della salute e del benessere: fisico, emotivo, mentale e spirituale. Include tutti i metodi di guarigione: dieta, erbe, regole per l’esercizio fisico e lo stile di vita, includendo anche le pratiche yogiche e la meditazione. Con il suo particolare concetto di costituzione individuale, l’Ayurveda fornisce a ogni persona di qualsiasi cultura il modo per creare uno stile di vita in armonia sia con il mondo della natura che con il proprio Sé superiore.
A seguito dello Yoga, già diffuso in tutto il mondo, l’Ayurveda si sta affermando come uno dei più importanti sistemi globali di medicina per il complesso linguaggio mente-corpo. Ci insegna a capire il linguaggio della natura, il linguaggio della vita, per poter vivere in armonia con l’universo nella sua totalità ed evolvere non solo a beneficio di noi stessi ma per il beneficio di tutte le creature.
Yoga e Ayurveda sono scienze sorelle che si sono sviluppate insieme e nel corso della storia si sono influenzate ripetutamente l’una con l’altra. Fanno parte del grande sistema della conoscenza Vedica che afferma che tutto l’universo è un Unico Sé e che la chiave per avere la conoscenza cosmica sta nella nostra mente e nel nostro cuore. In quanto discipline vediche, Yoga e Ayurveda operano insieme per aumentare i loro benefici a tutti i livelli.
Lo Yoga è soprattutto una scienza di autorealizzazione. Ci insegna come muovere la consapevolezza dalla identificazione esteriore corporea confinata nell’ego e portarla verso il Sé immortale che dimora nel cuore. Lo Yoga fornisce la chiave per ogni sviluppo spirituale, che in senso vedico significa avere conoscenza della propria natura al di là del tempo, dello spazio, della morte e della sofferenza.
L’Ayurveda è soprattutto una scienza di autoguarigione che tende ad alleviare le malattie del corpo e della mente e promuovere il benessere fisico e psicologico. Ma la meta ultima dell’Ayurveda classico e anch’essa l’autorealizzazione, cioè la forma più elevata di autoguarigione. L’Ayurveda ci indica il modo per ottenere una salute ottimale, non solo per godere delle cose esteriori, ma per dare un sano fondamento e avere sufficiente energia per proseguire la ricerca yogica.
Il legame fra Yoga e Ayurveda è il prana, la forza vitale. Nello Yoga è l’intelligenza del prana che cerca sempre maggiori trasformazioni evolutive, mentre nell’Ayurveda è il suo potere di guarigione che cerca di rafforzare i sistemi vitali. Ayurveda e Yoga formano una disciplina completa che con straordinaria vitalità e creatività può trasformare tutti i livelli della nostra esistenza, dal livello fisico ai livelli spirituali più profondi del nostro essere.

LA DANZA DEI DOSHA
“Vata, Pitta e Kapha sono chiamati i tre sostegni. Riconoscendo questo gruppo di tre come il triplice mantra sacro OM, i saggi vengono liberati.”
Brihat Yogi Yajnavalkya Smriti II. 25
I 5 ELEMENTI E L’UOMO
L’Ayurveda si sviluppò nelle menti meditative dei veggenti della Verità, i Rishi. Per migliaia di anni i loro insegnamenti furono trasmessi oralmente da insegnanti a discepoli, e più tardi furono disposti in melodiosa poesia sanscrita.
Originata nella Coscienza Cosmica, questa saggezza fu intuitivamente ricevuta nei cuori dei Rishi. Essi percepirono che la coscienza era energia manifestata nei cinque principi basilari, o elementi.
Questo concetto dei cinque elementi fondamentali è il cuore della scienza ayurvedica.
I Rishi percepirono che all’inizio il mondo esisteva in uno stato di coscienza immanifesto. Da quello stato di coscienza unificata si manifestarono sottili vibrazioni del primordiale suono cosmico AUM. Da quella vibrazione apparve per primo l’elemento etere. Questo elemento etereo quindi cominciò a muoversi ed i suoi movimenti sottili crearono l’Aria, che è Etere in azione. Il movimento dell’Etere produsse una frizione, ed attraverso quella frizione fu generato il calore. Particelle di energia-calore si combinarono a formare intensa luce e da questa luce si manifestò l’elemento Fuoco.
Attraverso il calore del fuoco, certi elementi eterei si dissolsero e si trasformarono in liquidi, manifestando l’elemento Acqua, e quindi si solidificarono per formare le molecole della Terra.
Così l’Etere si manifestò nei quattro elementi di Aria, Fuoco, Acqua e Terra.
Dalla Terra sono creati tutti i corpi viventi organici, inclusi quelli del regno vegetale, come le erbe e i cereali; e quelli del regno animale, incluso l’uomo.
La Terra contiene anche le sostanze inorganiche che comprendono il regno minerale. In questo modo, dal grembo dei 5 elementi viene generata tutta la materia.
I 5 elementi basilari esistono in tutta la materia e l’Acqua ci fornisce l’esempio classico: lo stato solido dell’acqua, il ghiaccio, è una manifestazione del principio Terra. Il calore latente (fuoco) insito nel ghiaccio, liquefa quest’ultimo, manifestando il principio dell’acqua. Infine il ghiaccio diventa vapore, esprimendo il principio dell’Aria. Quindi il vapore scompare nell’Etere, o spazio.
Così i 5 elementi basilari, Etere, Aria, Fuoco, Acqua e Terra, sono presenti in una sola sostanza.
Tutti e cinque sono presenti in tutta la materia dell’universo. Perciò l’energia e la materia sono uno.
L’UOMO COME MICROCOSMO
L’uomo è un microcosmo della natura e così i 5 elementi presenti in tutta la materia esistono anche all’interno di ogni individuo. Nel corpo umano ci sono molti spazi che sono manifestazioni dell’elemento Etere. Ci sono, ad esempio, gli spazi nella bocca, nel naso, nel tratto gastrointestinale, nell’apparato respiratorio,ecc
Lo spazio in movimento è chiamato Aria. L’Aria è il secondo elemento cosmico, l’elemento del movimento.
All’interno del corpo umano, l’Aria si manifesta nei più ampi movimenti dei muscoli, nelle pulsazioni del cuore, nell’espansione e contrazione dei polmoni e nei movimenti dello stomaco e degli intestini. La risposta ad uno stimolo è il movimento di impulsi nervosi afferenti ed efferenti, che sono movimenti sensoriali e motori. Tutti gli impulsi del sistema nervoso centrale sono governati dall’Aria corporea.
Il terzo elemento è il Fuoco. La sorgente del Fuoco e della luce nel sistema solare è il sole. Nel corpo umano la sorgente del Fuoco è il metabolismo. Il fuoco lavora nell’apparato digerente. Nella materia grigia delle cellule del cervello, il Fuoco si manifesta come intelligenza. Il Fuoco attiva anche la retina che percepisce la luce. Di conseguenza, la temperatura del corpo, la digestione, i processi mentali e la vista, sono tutte funzioni del Fuoco corporeo. Tutti i sistemi metabolici sono controllati da questo elemento.
L’Acqua è il quarto importante elemento nel corpo. Essa si manifesta nelle secrezioni dei succhi gastrici e delle ghiandole salivari, nel plasma e nel citoplasma cellulare. L’Acqua è assolutamente vitale per il funzionamento dei tessuti, degli organi e dei vari sistemi.
La Terra è il quinto elemento del cosmo. La vita è possibile su questo piano perché la Terra mantiene tutte le sostanze viventi sulla sua solida superficie. Nel corpo, le strutture solide come le ossa, cartilagini, unghie, muscoli, tendini, pelle, capelli, sono derivate dalla Terra.
LA COSTITUZIONE UMANA: I DOSHA
Questi 5 elementi si manifestano nel corpo umano come i tre principi base, o UMORI, conosciuti come TRIDOSHA. Dagli elementi dell’Etere e dell’Aria si manifesta il principio corporeo chiamato VATA.
Gli elementi del Fuoco e dell’Acqua si manifestano nel corpo come il principio chiamato PITTA.
Gli elementi della Terra e dell’Acqua si manifestano come l’umore corporeo conosciuto con il nome KAPHA.
Questi tre elementi vata-pitta-kapha governano tutte le funzioni biologiche, psicologiche e fisiopatologiche.
Durante il corso della vita si svolge un’incessante interazione tra l’ambiente esterno e quello interno. L’ambiente esterno comprende la somma delle forze cosmiche (macrocosmo), mentre le forze interne (microcosmo) sono governate dai principi di vata-pitta-kapha.
Un principio basilare dell’Ayurveda afferma che si può ristabilire l’equilibrio tra le forze interne ed esterne che agiscono nell’individuo. Ciò si ottiene modificando la dieta e le abitudini di vita, utilizzando dei rimedi specifici a base di erbe, massaggi, asana, pranayama ,ecc.

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